I Fondamenti Della Bibbia
Studio 9: Battesimo in Gesù
L’importanza vitale del Battesimo | Come fare per battezzarsi | Il significato del Battesimo | Battesimo e Redenzione | Digression (Ribattezzarsi) | Domande

9.1 L’importanza vitale del Battesimo

Nei precedenti studi abbiamo spesso sottolineato l'importanza basilare del battesimo come primo passo verso l'obbedienza al messaggio evangelico. Il libro degli Ebrei 6:2 sottolinea la fondamentale rilevanza di questo sacramento. Noi ce ne occupiamo in modo dettagliato solo ora perché il vero battesimo deve essere fatto solo dopo aver colto in pieno le verità fondamentali del Vangelo. Una volta raggiunto questo grado di conoscenza, siamo in grado di unirci intimamente al grande messaggio di speranza che la Bibbia ci offre tramite Cristo per mezzo del battesimo.

"La salvezza viene dai Giudei" (Giov. 4:22) intendendo con ciò che le promesse di salvezza furono rivolte esclusivamente ad Abramo e alla sua discendenza. La nostra condivisione a queste promesse è vincolata alla nostra partecipazione alla discendenza per mezzo del battesimo in Cristo (Gal. 3:22-29).

Infatti Gesù ordinò esplicitamente ai suoi seguaci: "Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo (contenuto già nelle promesse rivolte ad Abramo Gal. 3:8) ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo" (Mc. 16:16). Riflettendo sulla congiunzione "e" non v'è dubbio che la sola fede nel Vangelo non è sufficiente per salvarci, ma va accompagnata all'atto del battesimo, che non può essere solo una cerimonia facoltativa nella vita di un cristiano ma è invece prerequisito fondamentale di salvezza. Non è neanche corretto affermare che è sufficiente essere battezzati per essere salvati, perché bisogna far seguire quest'atto dalla continua obbedienza alla parola del Signore. Gesù ricorda che: "In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e spirito non può entrare nel regno di Dio" (Giov. 3:5).

La nascita "di (nella versione greca 'da') acqua" di cui parla Giovanni è l'atto di immersione ed emersione dalla fonte battesimale, successivamente al quale avviene la rinascita dallo spirito. Il processo di rinascita non si conclude con il battesimo: "essendo rigenerati…dalla parola di Dio" (Piet. 1, 1:23), ma continua ogni giorno obbedendo incessantemente alla parola dello spirito. (vedi Studio 2.2).

Noi siamo "battezzati in Cristo" (Gal. 3:27), nel suo nome (Atti 19:5; 8:16; Mt. 28:19). La Bibbia si esprime in questi termini e non in altri, essere pertanto battezzati nei Cristadelfici o in qualsiasi altra organizzazione umana non ha alcun significato. Se non abbiamo ricevuto il battesimo noi non saremo "in Cristo" e non parteciperemo alla sua opera di salvezza (Atti 4:12). A riguardo Pietro racconta un'esemplificativa parabola, paragonando l'arca del tempo di Noè a Cristo, perché come l'arca salvò Noè e la sua famiglia dal giudizio che cadde sui peccatori, il battesimo in Cristo salverà i credenti dalla morte perpetua (Piet. 1, 3:21). L'entrata di Noè nell'arca è paragonata all'ingresso in Cristo attraverso il battesimo. Tutti quelli che non entrarono nell'arca, che stavano vicino all'arca o erano magari amici di Noè, furono distrutti dal diluvio. L'unica via di salvezza oggi come allora è l'ingresso in Cristo/arca. Poiché inoltre la seconda venuta, simboleggiata dall'inondazione (Lc. 17:26,27), è prossima, è di particolare urgenza per tutti noi l'ingresso nell'arca/Cristo per mezzo del battesimo. L'immagine biblica dell'ingresso nell'arca di Noè è molto più potente di qualsiasi altra parola umana, incapace di esprimere il senso di necessità di questo gesto.

Come testimonia il libro degli Atti degli Apostoli, i primi credenti ebbero l'ordine di viaggiare per il mondo predicando il Vangelo e battezzando. Il libro pone particolare accento sul fatto che la gente, subito dopo aver ascoltato il Vangelo chiedeva immediatamente di essere battezzata, a sottolineare ancora una volta la fondamentale importanza di questo atto (vedi. Atti 8:12, 36-39; 9:18; 10:47; 16:15). Un'enfasi che si comprende solo ammettendo che senza battesimo l'insegnamento del vangelo è invano. Il battesimo è un passaggio necessario per arrivare alla porta della salvezza. In alcuni casi il testo ispirato sembra rimarcare il fatto che, nonostante ci potessero essere diverse ragioni contingenti per ritardare il battesimo e si dovessero attraversare molteplici difficoltà per compiere questo rito, il battesimo era un rito così importante che la gente era pronta a fare tutto il possibile per superarle, con l'aiuto di Dio.

La vita del carceriere di Filippi fu improvvisamente sconvolta a causa di un terribile terremoto che distrusse interamente la sua sicurissima prigione. I prigionieri ebbero così la possibilità di scappare, cosa che gli sarebbe potuta costare la vita. La sua fede nel vangelo divenne così forte che "a quella medesima ora della notte…subito si fece battezzare" (Atti 16:33). Se c'era qualcuno che avrebbe potuto avere una buona scusa per ritardare il battesimo fu certamente lui. Il peggior terremoto avvenuto in Grecia negli ultimi 3000 anni, un'orda di temibili prigionieri in fuga che avrebbero rappresentato la più grande evasione della storia, la minaccia di morte per inadempienza al servizio che pendeva sulla sua testa: nonostante ciò egli capì subito quale fosse la cosa più importante per la salvezza della sua vita eterna. Quindi superò i problemi immediati del mondo circostante (cioè il terremoto), le pressioni del suo impegno quotidiano e il grosso tormento psicologico che stava attraversando, per farsi battezzare. Molti aspiranti al battesimo che hanno ancora qualche titubanza a riguardo dovrebbero prendere esempio da quest'uomo. Se egli scelse di compiere un tale atto di fede è evidente che egli possedeva già una profonda conoscenza del vangelo, dal momento che la vera fede proviene solo dall'ascolto della parola di Dio (Rom. 10:17 cfr. Atti 17:11).

Gli Atti 8:26-40 raccontano di un ufficiale etiope che mentre era alla guida di un carro in viaggio nel deserto, leggeva la Bibbia. Egli incontrò Filippo che si mise a spiegargli le verità fondamentali del vangelo e soprattutto la necessità del battesimo. In termini concreti sembrerebbe impossibile poter ricevere il sacramento del battesimo in pieno deserto, ma Dio non impartisce comandi che non possono essere obbediti dai suoi figli. "Proseguendo lungo la strada, giunsero a un luogo dove c'era acqua", cioè un oasi, dove il funzionario poté essere battezzato (Atti 8:36). Questo avvenimento è una risposta inequivocabile all'infondata opinione secondo cui il battesimo per immersione fosse valido solo in presenza di un ampio bacino di acqua facilmente accessibile. Dio ci offrirà sempre una possibilità concreta di obbedire ai suoi precetti

L'apostolo Paolo ebbe una visione folgorante di Cristo che turbò a tal punto la sua coscienza da spingerlo immediatamente "E improvvisamente …fu subito battezzato" (Atti 9:18). Anche in questo caso ci deve essere stata una forte tentazione a ritardare il battesimo, per via della prominente posizione sociale di Paolo e della sua carriera segnata nel mondo giudaico. Ma questa stella nascente del mondo ebraico prese la giusta ed immediata decisione di farsi battezzare e pubblicamente abiurò la sua vita precedente. Egli poi rifletté sulla sua scelta di farsi battezzare: "Ma quello che poteva essere per me un guadagno, l'ho considerato una perdita a motivo di Cristo. … ho lasciato perdere tutte queste cose (ovvero le cose che un tempo erano per lui "un guadagno), e le considero come spazzatura, al fine di guadagnare… dimentico del passato (delle cose della sua precedente vita giudea) e proteso verso il futuro, corro verso la mèta per arrivare al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù" (Fil. 3:7,8,13,14).

Sembra quasi il linguaggio di un atleta proteso verso il traguardo. La stessa concentrazione tesa al superamento di uno sforzo mentale e fisico dovrebbe caratterizzare la nostra esistenza dopo il battesimo. Il battesimo non simboleggia semplicemente un cambiamento di credo o l'inizio di una vita tranquilla basata sulla semplice accettazione di pochi e vaghi precetti cristiani. Il battesimo è come la partenza di una gara che ha come traguardo il regno di Dio. Il battesimo crea un legame continuo tra noi e la crocifissione e la resurrezione di Gesù (Rom. 6:3-5).

Paolo, ormai vecchio ed esausto ma spiritualmente trionfante, poté dichiarare: "io non ho disobbedito alla visione celeste" (Atti 26:19). Allo stesso modo, tutti coloro che sono stati battezzati correttamente potranno ripetere le stesse parole, e sicuramente non rimpiangeranno mai la loro decisione. Per tutta la nostra vita saremo consapevoli e sicuri di aver fatto la scelta giusta, di aver preso la decisione più giusta. Bisogna seriamente porsi la domanda: 'perché non dovrei farmi battezzare?'


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